Manifesto

C’è un orecchio all’ascolto, quando serve?

 

Per scoprirlo, sigillate le labbra con un dito.

Fatevi inadatti al contemporaneo.

Fuori sincrono.

Perché siamo tutti la polifonia delle voci che ci mancano.   

Un unico coro frammentato tra ugole afone.   

 

Urliamo quindi un silenzio assordante

e ricominciamo a parlare.

 

(Ovvero: un motivo come un altro per chiacchiere, interviste, parole scambiate in libertà)